Crescita : in che modo i momenti difficili sono importanti
L’ombra del malcontento sembra non sparire, c’è sempre qualcosa che non va. Vuoi che oggi il capo ti ha detto che non hai lavorato come dovevi, é una giornata no. Al ritorno a casa traffico micidiale, semafori e strombazzate apocalittiche. Cosa fare? L’unica cosa che si vorrebbe fare è non vedere più la luce, dormire, dormire e ancora dormire. Scroll serale prima che il capo crolli attratto dal cuscino. Non é una bella sensazione, si ha quella sensazione di vuoto esistenziale che va per forza colmato.
E se in realtà non dovresti sentirti male? Qualcuno non sarebbe d’ accordo. “Bisogna reagire” dicono le persone forti. Ma la vera forza é reagire o capire? Reagire ci allontana da noi stessi? Dalle nostre ombre? Ci avvicina alla luce? Ecco la vera crescita personale.
Ogni tanto abbiamo bisogno di ombra come della luce, cercando di capire noi stessi e perché le cose non vanno in generale. Bisogna farsene una ragione, molte delle cose che ci accadono intorno a noi, avvengono perché in un qualche modo ce le cerchiamo, quasi le vogliamo. Brutte o belle che siano. I periodi amari rendono i momenti belli più belli da gustare e cercare, una cosa nota fin dai tempi di Shakespeare e Dante Alighieri, nulla di nuovo in città. Un buon inizio, non é così?
Reagire non vuol dire pretendere rispetto se qualcuno ci offende in pubblico, ma assecondare chi ti insulta e negoziarci (se lo vuole).
Ascoltare ed essere gentili saranno merci più rare nel mercato del mondo. Usiamo questi due arnesi prima che si usurino.